Il Comune di Verona ha pubblicato i dati demografici ufficiali relativi al 2018 e in linea con il trend nazionale si è verificato l’ennesimo calo di nascite
Verona, 18 luglio 2019
«Progettiamo stadi avveniristici che resteranno vuoti molto presto, realizziamo strutture di trasporto pubblico spendendo centinaia di milioni che saranno usati solo da anziani, progettiamo parchi verdi che saranno usati per la siesta di ultrasessantenni! In realtà invece si conferma l’urgenza di intervenire concretamente per le famiglie – afferma Filippo Grigolini presidente di Famiglia è Futuro – sono solo 1.910 i nati nel comune di Verona nel 2018. Trentatré in meno del 2017, proseguendo un trend inesorabilmente negativo che, numeri alla mano, ha visto calare il numero dei nati del 20,5%: dieci anni dopo mancano all’appello quasi 500 nuovi veronesi all’anno. Dai dati del Comune di Verona infatti nel 2009 i nati erano 2.403 contro i 1.910 del 2018. Calo preoccupante che purtroppo sembra interessare solo a parole o in prossimità di scadenze elettorali. È triste dirlo, ma lo avevamo detto: la città sta morendo».
«Ciò che ci rammarica di più leggendo questi dati – afferma Andrea Cona consigliere in terza circoscrizione – è l’assenza di una reale svolta politica, economica e sociale dell’amministrazione comunale,l’attuale come le precedenti del resto. Nulla si è fatto e si sta facendo per incentivare la nascita, la crescita e lo sviluppo delle famiglie veronesi. Si pensi agli incentivi per i giovani sposi, il sostegno economico per i nuovi nati, le rette degli asili nido, l’adeguamento delle tariffe comunali delle utenze municipali, dei trasporti pubblici, delle mense scolastiche. Solo un timido recente approccio al fattore famiglia, limitato però alla sola partecipazione ai centri estivi. Troppo poco. È il sindaco ad avere la delega: batta un colpo!».
Elena Fasoli, consigliere dell’ottava circoscrizione, sottolinea che anche un’amministrazione comunale, se pur non possa risolvere direttamente il problema della natalità, debba comunque contribuire concretamente a creare una cultura a favore della maternità e a sostegno della libertà delle donne di vivere la gravidanza senza pensieri sulle ripercussioni economiche.
«Investire nella Famiglia diventa indispensabile – afferma Antonio Zerman vice presidente di Famiglia è Futuro, consigliere nella seconda Circoscrizione da sempre attento alle dinamiche demografiche – perché crea occupazione, genera il futuro, lo sviluppo e il benessere di una città. È necessario pianificare un progetto complessivo a medio termine di politiche familiari, dall’accesso ai servizi, al tempo libero, alla cultura al turismo. Auspichiamo quindi – prosegue – che gli amministratori affrontino con coraggio e lungimiranza questa emergenza, promuovendo iniziative in tutti i settori che favoriscano la formazione delle famiglie e la nascita e crescita dei figli. Ne va del bene di tutta la città».