FAMIGLIA È FUTURO: SUL FILOBUS SERVONO CHIAREZZA E TRASPARENZA

È FONDAMENTALE INFORMARE E CONFRONTARSI CON LA CITTADINANZA

I fatti degli ultimi giorni mettono in evidenza come il Comune di Verona e l’AMT debbano impegnarsi per spiegare l’opera: dai disagi per i lavori alle scelte tecniche

Verona, 11 luglio 2019

 «Filobus? I problemi ci sono, ma il progetto deve andare avanti con maggiore chiarezza e trasparenza e affrontando fin d’ora una progettazione di “fase due” per attutire le criticità dell’attuale progetto esecutivo» così Andrea Cona consigliere di Famiglia è Futuro in Terza Circoscrizione, interviene sulle polemiche di questi giorni a proposito del progetto e dei cantieri del filobus. «In queste intense settimane di incontri con i cittadini – prosegue Cona – ho toccato con mano la confusione che c’è attorno al progetto del filobus, frutto anche del susseguirsi di progetti e di varianti, alcune delle quali non ancora mostrate ai cittadini. Pertanto chiediamo fortemente al Sindaco e alla Giunta di prendere in mano la questione e di convocare delle assemblee pubbliche con riferimento ai tratti più controversi del progetto per illustrare ai cittadini le tempistiche dei lavori, la tipologia dei lavori eseguiti e aprendo, per quanto tecnicamente possibile, anche alla possibilità di ricevere suggerimenti e migliorie sul progetto».

«Il taglio degli alberi è un tema significativo, ma è stato chiarito che la maggior parte delle piante abbattute, delle quali alcune era già programmata la sostituzione perché malate, saranno sostituite con essenze autoctone e più giovani che possano garantire maggiori prestazioni in termini di sottrazione di CO2 per individuo» aggiunge Antonio Zerman, consigliere della Seconda Circoscrizione, «ma ci preme verificare soprattutto i punti cruciali del progetto ancora contestati dai cittadini, come ad esempio il passaggio su via Fra’ Giocondo sul quale anche i consiglieri comunali nei giorni scorsi hanno approvato una mozione all’unanimità per rivedere questi snodi, mozione a cui chiediamo all’amministrazione di dare puntuale seguito. Emerge come necessario il monitoraggio del dimezzamento delle corsie in via Mameli che rischia di soffocare residenti e commercianti se non corrisponderanno azioni compensative adeguate sulla viabilità e sui parcheggi, in primis quello scambiatore di Cà di Cozzi oggi previsto, da progetto, di 250 posti: un numero insufficiente allo scopo e che deve essere rivisto». «È interesse della stessa Amministrazione – conclude – far piena luce su un progetto così importante per la nostra città, rendere accessibili i documenti progettuali, informare con chiarezza e trasparenza, per evitare inutili polemiche».

Famiglia è Futuro – Verona

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